Villa Nachini

La Storia

La miglior location per i tuoi eventi

Villa Nachini Cabassi è a vostra disposizione per feste, compleanni, ricevimenti di laurea, battesimi, comunioni, cresime, matrimoni, e qualsiasi tipo di ricorrenza.

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La Villa dispone di ampi spazi che possono essere allestiti in base ad ogni esigenza, e sono pienamente adattabili allo stile della festa.

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Villa Nachini

Un gioiello di pietra circondato dal verde

Petar Nakić, italianizzato in Pietro Nachini, fu un organista e costruttore di organi croato. Giunto in Italia nella prima metà del XVIII secolo per amore della musica, studiò nel convento di San Francesco della Vigna a Venezia. Nel 1729 lasciò l’Ordine francescano e divenne prete secolare. La sua bravura nell’attività di organista era molto nota: i suoi organi erano diffusi nei territori della Repubblica di Venezia, in Romagna, nelle Marche, in Istria e in Dalmazia.

Nel 1734, il dotato artigiano e musicista stava lavorando al restauro dell’organo del duomo di Cividale del Friuli, attività complessa e delicata, che richiedeva conoscenze di meccanica e di ebanisteria. Secondo alcune fonti fu il curioso sacrestano del Duomo, «dedito al vino più di quanto ne conviene», che rovesciò inavvertitamente un vaso di colla sull’organo in restauro. La colla, penetrata tra i meccanismi dello strumento, costrinse Pietro Nachini a rifare parte del lavoro già realizzato e ciò comportò un notevole aumento dei costi per il restauro. Poiché il Capitolo di Cividale non disponeva di molte sostanze, nel 1737 decise di onorare il debito con l’organista croato cedendogli alcune proprietà ricevute da un recente lascito del Cividalese Giorgio Antonio Pozzi. Tra queste proprietà, c’era anche quella che diventerà Villa Nachini.

La Villa era stata realizzata dal cividalese Giorgio Antonio Pozzi nel 1715. Il portale d’ingresso, realizzato in conci di pietra bugnata, con pochi mattoni e tanti sassi, risale al 1720. Venne ultimata nel 1727. Inizialmente Nachini la utilizzò come casa di villeggiatura, ma vi si trasferì definitivamente nel 1750. L’inserimento dell’organista nella comunità di Corno di Rosazzo non dev’essere stato senza attriti. Le fonti raccontano, per esempio, di un vivace contenzioso col parroco del luogo. Appena trasferitosi alla villa infatti, Pietro Nachini iniziò alcuni lavori di riforma della struttura. Tra questi era prevista la realizzazione di un piccolo oratorio che avrebbe consentito al sacerdote e organista di celebrare la messa mattutina. È facile immaginare come il parroco locale abbia preso la notizia, soprattutto perché la chiesa parrocchiale era appena stata costruita! Le discussioni in merito non si fecero attendere, tanto che si fece ricorso all’intervento della Curia di Roma e del Patriarcato. Alla fine, il parroco ebbe la meglio, e Pietro Nachini fu costretto ad abbandonare il progetto.

Quando Pietro Nachini morì, la villa passò nelle mani della nobile ungherese Eleonora Kadcigh. Suo figlio, Giovanni Battista Pontotti, era un musicista, come il padre, e come Pietro Nachini. Questo fece della villa un luogo di ritrovo per i musicisti e sede di concerti. Ultimi proprietari della Villa furono i Cabassi, che la ampliarono ulteriormente e la completarono nella sua configurazione veneta: la sua architettura dell’alto medioevo la rende unica nel suo genere e la identifica come una tra le a prime ville venete in Friuli. I Cabassi rimasero proprietari fino al 2010, anno in cui la villa passò al Comune di Corno di Rosazzo. Oggi Villa Nachini Cabassi è il cuore pulsante dei Colli Orientali: ospita l’enoteca-ristorante, l’ufficio turistico infopoint di Corno di Rosazzo con lo shop del Consorzio Viticultori, ed è disponibile come spazio eventi per l’organizzazione di convegni, matrimoni, banchetti e spettacoli – onorandone così il passato di arte e musica che hanno sempre intriso le sue pareti.

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